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Bari, assistenza ai disabili in tilt senza la Provincia

Articolo del LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO: 

«I servizi alla persona non possono essere programmati partendo da una mera revisione della spesa». Oggi elegantemente chiamata «spendingreview». Rosanna Lallone, dirigente in pensione da qualche settimana – per anni ha guidato gli uffici Politiche Sociali di quella che fu la Provincia di Bari per poi diventare Città Metropolitana - lancia un monito chiaro: «Questi ragazzi e le loro famiglie non vanno lasciati soli». La storia è quella degli assistenti specialistici, figure essenziali per gli studenti con disabilità che frequentano gli istituti superiori, e che, complice la riforma delle Province, si ritrovano in un ingorgo burocratico: ritardi nei pagamenti e nessuna certezza sulle prossime destinazioni. Un caso, con in ballo circa 380 educatori, raccontato nei giorni scorsi da LaGazzetta di Bari.

Dottoressa, lei ha visto praticamente nascere questo servizio di supporto scolastico ai ragazzi disabili.

«Sì. Questo servizio nasce nel 2002 da una programmazione partecipata tra le famiglie e le associazioni. Perché un welfare senza l’ascolto dei bisogni non va da nessuno parte. Oggi invece assistiamo a dei servizi pubblici che vanno ad appannaggio del pubblico senza coinvolgere le realtà di base e che quindi assumono un carattere verticistico».

Abolita la Provincia, ora le procedure sono tornate in capo alla Regione Puglia...

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 http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bari/817768/bari-assistenza-ai-disabili-in-tilt-senza-la-provincia.html