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PROVINCIA DI FOGGIA: “LA LUCE”: IL 5 AGOSTO A PALAZZO ADORNO INAUGURAZIONE DELL’OPERA DEL “VANONI” DI NARDO’ PER IL PROGETTO PALIMPSEST

Giovedì 5 agosto, alle ore 11, nell’atrio di Palazzo Adorno a Lecce, (ingresso libero), si terrà l’inaugurazione dell’opera “La Luce”, realizzata dal Liceo artistico “Ezio Vanoni” di Nardò nell’ambito del Concorso di idee per la valorizzazione della storia e delle comunità locali, promosso dalla Provincia di Lecce con il progetto europeo Palimpsest.

 

Saranno presenti all’evento, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il dirigente del Servizio Politiche europee e Servizi sociali Carmelo Calamia, il dirigente della Regione Puglia per il coordinamento delle Politiche  internazionali Giuseppe Rubino e il dirigente del Liceo Artistico “Vanoni” di Nardò Angelo Antonio Destradis.

 

Finanziato dal Programma Interreg Grecia Italia 2014–2020, Palimpsest (Post ALphabetical Interactive Museum using Participatory, Space-Embedded, Story-Telling) è un progetto europeo che mira alla rivalorizzazione delle risorse del patrimonio turistico culturale ed alla crescita delle risorse naturali del territorio, creando un’esperienza open air, interattiva, multisensoriale e coinvolgente, e implementando, nello spazio urbano aperto, installazioni interattive artistiche. 

 

Nell’ambito di questo progetto è scaturita l’iniziativa della Provincia di Lecce sul tema “L’ulivo tra tradizione e trasformazione del paesaggio”, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Relazioni Atlantico Mediterranee (Cesram) di Lecce ed alcuni Licei artistici che sono stati invitati a partecipare al Concorso di idee per la valorizzazione della storia e delle comunità locali. In particolare, sono state quattro le scuole coinvolte, con quattro diversi progetti artistici, esposti al pubblico tra Palazzo dei Celestini, Palazzo Adorno e il Museo Castromediano di Lecce.

 

Dopo la prima installazione del “Ciardo Pellegrino” di Lecce al Museo Castromediano e quella del “Nino della Notte” di Poggiardo, visibile al centro dell’atrio di Palazzo dei Celestini, ora è la volta del “Vanoni” di Nardò, con la creazione “La Luce” ospitata nel cortile interno di Palazzo Adorno. Seguirà l’Istituto “E. Giannelli” di Parabita, con l’allestimento “Il respiro della Regina di Strudà”.

 

Soddisfatto il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva dichiara: “La Provincia, attraverso il progetto Palimpsest, ha costruito un’importante partnership territoriale ed internazionale, con l’obiettivo di valorizzare la cooperazione tra le istituzioni partecipanti e il mondo della scuola, sempre attento e pronto a dare il suo contributo. Le opere che stiamo proponendo alla comunità salentina e, in questo periodo ai numerosi turisti, sono testimonianza della sensibilità e della creatività che i nostri studenti hanno dimostrato, cimentandosi su temi importanti, tra cui la tutela e valorizzazione del territorio e soprattutto dell’ulivo, pianta simbolo della nostra tradizione e della nostra terra”.

 

 Il dirigente del “Vanoni” di Nardò Angelo Antonio Destradis spiega: “La nostra scuola, mettendo a disposizione le varie competenze, ha accolto con entusiasmo l’invito della Provincia di Lecce a collaborare per la realizzazione dell’opera prevista dal progetto “Palimpsest”. Si è scelta la tematica della “Luce”, in quanto l’ulivo con la sua coltivazione secolare e produzione olearia, attraverso l’olio “lampante”, è stato sincretismo di tanti popoli, creando un mercato florido nel Mediterraneo, un crocevia antichissimo, arricchendo la storia di millenni”.

 

“La Luce” è stata realizzata dagli studenti del Vanoni di Nardò, (classi 3A e 3A Arti Figurative, 4A Arti Figurative, 4B Architettura e Ambiente, 5A Grafica e 5B Architettura e Ambiente), con i docenti Danilo Arseni, Donatella Bruno, Agostino Casalino, Giovanni Degli Angeli, Eleonora Guarneri, Virginia Guido, Andrea Rizzo, Daniela Rizzo, Dario Senofonte; docente referente del progetto Palimpsest Donatella Bruno con il dirigente scolastico Angelo Antonio Destradis.

 

L’installazione prevede un grande faro polimaterico, raffigurante il grande faro di Gallipoli (alto circa 3,30 metri, simboleggiante anche “ulivo, radice, ricchezza, unione, forza, linfa illuminante e direzionale”) e quattro piccoli fari sempre polimaterici (circa  2,50 metri) raffiguranti gli assi cartesiani; la rosa dei venti in legno a quattro punte; gocce in resina illuminate (come dell’olio lampante, l’oro verde) di varie dimensioni; rami in gomma illuminate e foglie di rame; lastre in lamiera, identificazione del Mediterraneo. L’opera è all’interno di un cerchio, percezione del movimento continuo, circolarità, mondo indefinito.